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giovedì 4 febbraio 2010

Musicoterapia con il Soundbeam


Un raggio di suoni che si espande nello spazio

La musicoterapia, oltre agli strumenti tradizionali, si può avvalere delle tecnologie digitali. A questo proposito ho voluto integrare i miei percorsi musicoterapeutici con il Soundbeam, creato a Bristol nel 1984 dal compositore Edward Williams.Il Soundbeam funziona grazie a dei sensori che proiettano nello spazio un fascio di ultrasuoni che, incontrando un ostacolo, rimbalzano indietro alla sorgente creando un effetto eco. All’interno del raggio del sensore qualsiasi movimento che si compie diventa suono,poichè i movimenti vengono intercettati e tradotti in segnali MIDI.

Nelle modalità d’intervento verranno utilizzate tecniche di musicoterapia attiva ispirate ai vari modelli di improvvisazione creativa e di dialogo sonoro. L’utilizzo del Soundbeam verrà studiato in base alle esigenze dei singoli utenti.

La differenza sostanziale rispetto agli strumenti tradizionali – come per esempio una percussione – è che, grazie alla sensibilità del raggio, individui che hanno una minima capacità di movimento possono suonare in modo autonomo, permettendo di avere a disposizione una vasta gamma espressiva di suoni da utilizzare in modo creativo.


Obiettivi:

Potenziare la creatività delle persone, l’apertura di canali espressivi, la capacità di concentrazione e di ascolto, la coordinazione motoria, tramite strategie di comunicazione non-verbale.

Rendere più consapevoli le persone delle proprie emozioni, in modo che siano capaci di ascoltarle, modularle e armonizzarle con l’ambiente circostante in un’ottica relazionale.


Il Soundbeam è stato utilizzato specialmente in Inghilterra e negli USA, dando nei bambini con gravi handicap i seguenti effetti:

-i bambini sono diventati più sensibili all’ascolto, hanno imparato ad esprimersi e a comporre i suoni, spesso hanno mostrato una risonanza estetica attraverso espressioni facciali rivelatorie.

-si sono attivati per lunghi periodi di tempo, rilevando un maggiore livello di attenzione che in altri contesti non risultava evidente.

-i bambini hanno iniziato a scoprire, esprimere e comunicare i loro sentimenti - mostrano più tolleranza ed una crescente consapevolezza degli altri, muovendosi verso le abilità interpersonali.

La sensazione di controllo ed indipendenza che il Soundbeam offre costituisce un incentivo per stimolare l'apprendimento e l'interazione anche in altri ambiti. Ad esempio, può essere utilizzato come strumento riabilitativo nelle patologie neuromuscolari e nel recupero di persone che hanno avuto colpi apoplettici, affiancandolo alle riabilitazioni tradizionali già presenti nei Centri Ospedalieri.

Per la progettazione e la realizzazione di percorsi musicoterapeutici con il Soundbeam contattarmi all'indirizzo e-mail : alessandro.cicutto@gmail.com

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